giovedì 20 giugno 2019

Brindisi, giugno 2019

Dovendo andare a Brindisi per lavoro avevo sottovalutato l'importanza di questa città nella storia, nella storia italica, nella storia medievale e anche nella storia moderna. In quella contemporanea un po' meno perché da quando si è deciso di investire più sul porto di Bari, Brindisi ha perso tutto l'indotto derivante dal commercio e dal turismo, ad esempio i traghetti in direzione Grecia.
Unica eccezione nell'epoca contemporanea, Brindisi sale alla ribalta quando ospita il re in fuga da Roma e dal 10 settembre 1943 all'11 febbraio 1944 diventa capitale del regno d'Italia.
Partiamo dall'impero romano, quando la Via Appia collega Roma a Brindisi, da cui partono le rotte commerciali verso oriente. Realizzata tra il IV e il III secolo a.C. Era considerata la regina delle strade.
Proseguiamo nell'alto Medioevo, già ben prima dell'anno Mille, quando nascono i pellegrinaggi verso i luoghi sacri della cristianità: Roma, Gerusalemme e Santiago di Compostela.
La via Francigena partiva da Canterbury UK e scendeva in Francia, in Svizzera e dal passo del Gran San Bernardo entrava in Italia. Giunti a Roma però i pellegrini non si accontentavano e volevano arrivare a Gerusalemme. Per fare questo scendevano ancora più a sud e si imbarcavano proprio qui a Brindisi, per poi percorrere via mare il mar Egeo, arrivare a Creta, e poi Rodi, Cipro e approdare in Libano, a Beirut. Concludevano il loro viaggio ad Acri, il porto di Gerusalemme.
Brindisi diventa anche il porto elettivo per andare in terra santa durante il periodo delle crociate, tra l'XI e il XIII secolo. Da qui passano tutti i principali ordini cavallereschi, che qui si stanziavano in attesa di una nave. Naturale anche che qui nascessero alcuni luoghi di culto che avessero un legame simbolico coi luoghi sacri della Palestina. A Brindisi il gioiello tra questi luoghi è il tempio di San Giovanni al Sepolcro, dell'XI secolo. Ha forma quasi rotonda (tranne la parte dietro l'altare) ed è considerato il tempio più simile all'Anastasis di Gerusalemme, altrimenti conosciuto come chiesa della resurrezione o basilica del santo sepolcro (perché appunto costruita attorno al luogo in cui si ritiene Gesù sia stato crocifisso, sepolto e sia poi risorto). L'altra chiesa italiana associabile a queste due è la chiesa di San Lorenzo a Mantova, in piazza delle erbe, rotonda anch'essa.
Facciamo un salto nel tempo e arriviamo a metà dell''800 quando gli inglesi decidono, grazie anche all'apertura del canale di Suez e all'Unita' d'Italia, di privilegiare Brindisi a Marsiglia come porto per la tratta chiamata "la valigia delle indie" (Indian Mail), il percorso che portava posta e passeggeri dalla Gran Bretagna all'India. Il percorso italiano permetteva di guadagnare molti giorni. Si arrivava in treno fino a Brindisi e poi via nave fino a Bombay e di nuovo via terra a Calcutta. Nel 1914 gli inglesi tornano ad usare il porto di Marsiglia. Iniziano a spirare venti di guerra in Europa e in quel momento l'Italia è schierata nella Triplice alleanza, quindi opposta a UK e Francia.
Insomma questa città racchiude una storia millenaria fatta di viaggiatori, mercanti, militari, pellegrini, Cavalieri. Da qui è passata quella parte della storia che all'inizio ha messo in comunicazione l'Oriente con l'Occidente ma in seguito li ha spesso messi  in contrapposizione.