sabato 5 agosto 2023

Agosto 2023 - Ravenna e il Delta del Po

Prologo. Qualche giorno fa sono andata con un amico a fare una perlustrazione nel Parco del Monviso e non ho ovviamente mancato di andare a vedere le sorgenti del Po, in località Pian del Re. Oggi, a distanza di qualche giorno, mi ritrovo invece alla foce di questo fiume che, quando inizia ad essere popolato, è chiamato Eridano.

Da qualche anno non venivo a farmi qualche giorno al mare dalla mia amica Cristina, che ha la casa sulla riviera romagnola in località Marina Romea, ancora nel comune di Ravenna. In questi giorni il meteo non è decisamente favorevole alla discesa in spiaggia, in poche parole piove. Decidiamo quindi di darci al turismo. La prima tappa, già programmata a casa, sono i famosi mosaici di Ravenna, che io vidi una volta in maniera superficiale. Questa volta decido invece di aderire all’iniziativa Mosaici di notte, perché la visita guidata si tiene alla sera.


Prima dell’appuntamento ci dedichiamo quindi a un po’ di shopping nel centro storico e soprattutto ad un aperitivo. Anche qui a Ravenna, come ho già visto (con ottimi risultati) a Milano e Firenze con i Mercati Centrali, hanno ristrutturato il vecchio mercato coperto che adesso è diventato un luogo di degustazione di piatti tipici e anche - credo - per conferenze o incontri. Ci infiliamo quindi in questo bellissimo edificio e tra la piadina (con una serie infinita di farine) e il pesce, scegliamo quest’ultimo, fritto e servito con un ottimo vino bianco locale. Ora siamo pronte per la cultura.


La città di Ravenna ha una storia veramente lunga e maestosa, che parte dal 5 secolo d.C., quando era capitale dell’Impero romano d’Occidente, poi del regno Goto di Teodorico e poi dell’Impero bizantino fino all’8 secolo quando fu espugnata dai Longobardi, per infine diventare parte dello Stato della Chiesa fino all’Unita’ d’Italia. 

Non si può inoltre dimenticare che questa è la città dove Dante ha vissuto i suoi ultimi anni e infatti anche la sua tomba si trova in questa tutto sommato circoscritta parte della città dove si trovano i principali monumenti. Ravenna era la città della famiglia Da Polenta, la cui figlia Francesca fu data in sposa,  per alleare le due famiglie, a Gianciotto Malatesta. Come dimenticare i due amanti Paolo (fratello di Gianciotto) e Francesca uccisi dal marito/cognato e descritti magnificamente dal Poeta nel V canto dell’Inferno. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse…

La nostra visita guidata comprende: il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, il museo Nazionale e la domus dei tappeti di pietra.

L’abside della Basilica di San Vitale è coperta di mosaici fatti in vetro o materiali preziosi. A febbraio sono stata a Palermo e anche lì ho avuto modo di vedere delle opere incredibili (tra tutti il Cristo Pantocratore di Monreale) ma questi non sono da meno con la qualità dei particolari e i colori vivissimi. Quello che caratterizza non solo questa chiesa e non solo questa città ma tutte le città e i monumenti della zona è l’acqua, a causa delle presenza di falde acquifere sottostanti, il rischio di infiltrazioni, il cedimento dei pavimenti e ultimamente anche le alluvioni causate dai cambiamenti climatici.

Il mausoleo di Galla Placidia fu ordinato dalla figlia di Teodosio e sorella dell’imperatore ma poi non vi fu mai sepolta. È un piccolo gioiello anch’esso mosaicato e con una volta stellata unica.


Dopo un giro abbastanza veloce al museo nazionale chiudiamo la nostra visita con uno dei massimi gioielli artistici della città, una domus romana trovata durante lo scavo di un parcheggio, completamente coperta di mosaici (i tappeti di pietra, appunto), dove è possibile vedere la suddivisione degli spazi casalinghi, persino l’impronta del cane di casa. Anche questo sito mi riporta ad un ricordo siciliano, la villa romana del casale a Piazza Armerina.

Il giorno successivo piove ancora e quindi la spiaggia rimane lontana. Appena sembra spiovere, nonostante rimangano in lontananza grigi nuvoloni minacciosi, partiamo destinazione Comacchio.


Innanzitutto scopro che il Delta del Po è una zona vastissima che comprende parte del Veneto e parte dell’Emilia-Romagna e ora è una riserva di Biosfera riconosciuta dall’Unesco. È la nostra meta di oggi è solo uno dei 7 Delta del Po che viene chiamata le valli di Comacchio (provincia di Ferrara).

La storia di Comacchio affonda nel tempo antico, in quanto situata in una zona strategica per i traffici commerciali verso l’Oriente. Nel corso dei secoli qui si sono stabilite le antiche popolazioni italiche, prima gli etruschi che fondarono la città di Spina, di cui rimangono degli scavi archeologici i cui reperti sono a Ferrara, e poi i romani che fondarono uno dei più importanti porti del mediterraneo, il porto di Classe in località Ravenna. Anche oggi è riaffiorato un vecchio ricordo che era una vecchia abitudine: io e Cristina che giriamo per musei. La storia e l’archeologia ci hanno sempre appassionate!

La storia di questo territorio è splendidamente descritta e raffigurata nel Museo Delta Antico, allestito in un ex  ospedale del ‘700. Qui si trovano reperti sia etruschi che romani, una bellissima e ricca ricostruzione della vita nella città etrusca di Spina e tutti gli oggetti trovati su una nave romana affondata nelle acque antistanti la città e ora perfettamente conservati. Tutti questi resti che arrivano dal passato sono uno spaccato della globalizzazione nell’epoca antica, dimostrano come questi popoli comunicassero, commerciassero e si influenzassero vicendevolmente.

Non si può non salire sul famoso ponte Trepponti con le sue 5 scalinate. Questo e altri ponti distribuiti nel centro storico fanno capire come queste città lagunari (non solo Venezia) utilizzassero soprattutto l’acqua come mezzo di comunicazione e come l’acqua, sia dolce che salata, fosse una costante della vita quotidiana di queste popolazioni.

In queste terre le principali fonti furono il sale e le anguille, che ancora adesso tornano in queste acque dopo essere andate a riprodursi del Mar dei Sargassi. In queste zone si producono anche dei vini, detti vini delle valli. Come degna conclusione della giornata quindi io e Cristina ci concediamo in un negozio di prodotti tipici un aperitivo con pesce marinato (anguilla compresa) abbinato ad un tipico vino delle valli e dal classico pane ferrarese.



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