venerdì 9 agosto 2013

Da Mosca a Pechino in treno: Decima giornata


In attesa di partire per la Mongolia, dedichiamo la giornata a Irkutsk e dintorni. Dopo l'abbondantissima colazione di Olga, cerchiamo di recuperare un bus o un van per andare a Taltsy, 47 km. da Irkutsk. Dopo vari tentativi di farci capire dai locali, desistiamo e trattiamo con un driver il viaggio con auto privata. Ottenuto un buon prezzo, partiamo alla volta di questo villaggio dove sono state trasferite dai loro luoghi originari abitazioni in legno risalenti ai secoli XVII-XIX di quattro diverse etnie (russi, buriati e altre due che adesso mi sfuggono) in una bella foresta sul fiume Angara.
Tornate in città andiamo a visitare la casa-museo Volkonsky, che ci permette di conoscere meglio la storia del movimento decabrista russo e di coloro che venivano esiliati in Siberia. Stiamo parlando degli anni attorno al 1825 e già da queste parti esiliavano la gente in Siberia.
Concludiamo la giornata comprando generi di prima necessità: il treno per la Mongolia non ha carrozza ristorante.
Nella foto c'è il treno su cui mi trovo ora. Rosi  è affacciata alla finestra del nostro scompartimento. Assieme a noi ci sono Ornella ed Emilio, lei della prov. di Treviso, lui di Genova, coppia sulla distanza.

F come fiori è usuale vedere in Russia gli uomini che quando hanno un appuntamento con una donna si presentano sempre con un fiore in mano. Trovo questa usanza molto carina e sembra stridere con quello scritto precedentemente sulla non-galanteria russa. Comunque il tassista di stasera, quando gli abbiamo chiesto una mano con gli zaini, ci ha gentilmente indicato lo spazio dove metterli, cioè il baule. Aggiungo che sarebbe apprezzato che questa usanza (quella del fiore, non di indicare il baule) arrivasse anche in Italia. 

Qui sotto la stazione di Irkutsk.

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