lunedì 5 agosto 2013

Da Mosca a Pechino in treno: Ottava giornata



L'unica alternativa per visitare questa immensa isola era affidarci ad una gita organizzata dalla nostra guesthouse, e così abbiamo fatto. Noleggiare una bici non ci avrebbe permesso di raggiungere il punto più a nord dell'isola, capo Khoboy. E così eccoci di nuovo su un altro van, stile post-sovietico, in compagnia dei due inglesi già noti, Jacky e Fiona, (credevamo fossero di NY e invece ci vivono ma sono di Londra), uno statunitense che vive in Giappone, 4 polacchi e due sudcoreani. Ovviamente l'asfalto non esiste e il viaggio, piuttosto lungo, è tutto un ondeggiare; in alcuni punti la pioggia ha creato un solco per le ruote tale che se cadi dentro ti rompi una caviglia!
Lungo il tragitto facciamo un po' di soste sulla scogliera e ammiriamo la incredibile distesa di questo lago che sembra veramente un mare, e infatti all'orizzonte verso nord si vede solo acqua. Arrivati al capo, facciamo una piccola escursione fino alla fine del promontorio. Oggi la giornata e' molto bella, addirittura quasi afosa. Adesso ci aspetta il picnic preparato (credo solo scaldato) dal nostro driver Sergej: zuppa di pesce, insalata, pane, burro e formaggio e ovviamente te che accompagna ogni pasto da queste parti.
Questo è lo spettacolo che avevamo davanti oggi mentre si mangiava: 



Devo dire che il paesaggio e' piuttosto alpino, infatti qui non ci sono betulle ma solo conifere. Mi sembra di aver visto stelle alpine (?) ma mostrerò la foto di questi fiori a chi ci capisce di flora prima di scrivere una bufala. Ci sono anche molte mucche, che sembra quasi di essere in svizzera, però lì mucche sdraiate sulla spiaggia non le ho mai viste... 
La giornata si è conclusa con un concerto di musica popolare che ha visto coinvolti anche bambini locali.



Incontri da segnalare: Johan, studente in medicina sudcoreano, di 23 anni. Proveniente da Cina e Mongolia, questo viaggio lo porterà ancora a Mosca e San Pietroburgo, Londra, Parigi, Roma. Si è pagato il viaggio con le ripetizioni. Dice che tornerà al Lago Bajkal in tenda con gli amici.
 
G come galanteria bisogna dire che gli uomini russi non sono proprio dei galantuomini... Di fronte ad una donna che deve caricare nel baule tre zaini, non muovono un dito e se chiedi ad un uomo di cederti il posto perché non vuoi viaggiare in senso contrario, ti risponde che puoi sederti dietro... Insomma, oltre ad avere sempre il muso e a non sorridere mai, sono proprio cafoni con le donne!

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