venerdì 2 agosto 2013

Da Mosca a Pechino in treno: Quinta giornata




Seconda giornata interamente passata in treno.
La taiga scorre continuamente fuori dal treno, sempre e solo campagna, pini ma soprattutto betulle, alternati a villaggi di legno. In prossimità delle fermate in cui sostiamo troviamo invece fabbriche, in questo luogo legate all'attività mineraria sui monti Urali oppure al petrolio e allo sfruttamento del legno.
Anche i russi negli scompartimenti si alternano; sceso Aleksander abbiamo conosciuto Aitem (o qualcosa del genere), programmatore che a settembre verrà in Italia con la moglie innamorata della moda italiana! Ci consiglia anche delle località da vedere sul Bajkal. Qui i russi sembrano viaggiare abbastanza in treno, o per lavoro o per andare a trovare parenti lontani.
Incredibilmente più ci addentriamo nella Siberia e più sembra fare caldo. Oggi siamo tra il km. 2000 e il km. 3500 circa. A Novosibirsk (km. 3343) Aitem e' sceso ed è salito il giovane Evgeni, che ci lascerà presto la mattina successiva.

Incontri da segnalare: una coppia di Verona salita a Mosca ma finora invisibile a noi. Loro vanno fino a Ulaanbataar  e fanno un giro in mongolia per poi arrivare a Pechino in aereo.

O come ora d'aria ogni volta che il treno si ferma in stazione tutti accorriamo alla porta x poter scendere  a toccare terra, fare due passi e comprare qualche cibaria dalle signore che vendono sulla banchina. L'impressione è quella dei carcerati che si concedono un po' di svago... 

In mancanza di notizie da segnalare o luoghi da descrivere posto la foto dei colleghi viaggiatori: a destra Rosi, ovviamente, e a sinistra Saverio, che ormai chiamo amichevolmente OMS, cioè l'organizzazione mondiale della Sanità per cui lui lavora. Non ho ancora trovato un paese nel mondo che lui non abbia visitato... Io dormo al piano di sopra.


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